Capitolo VI - La verità è davvero liberatoria?!
Il cielo era tornato sereno, nell'aria aleggiava ancora il profumo della pioggia mentre Smemorina e Thor erano ancora inzuppati. Decisero così di fare una passeggiata per asciugarsi al sole! Non avevano né tempo né voglia di cambiarsi d'abito.
Tutti e quattro si diressero verso il giardino, Smemorina si sedette sulle nuvole del pavimento mentre i tre "adulti" optarono per alcune sdraio che i valletti avevano portato!
Nell'aria aleggiava l'aspettativa, la curiosità, ma anche tanta paura e Smemorina riusciva a percepirla come l'acqua piovana che le inzuppava l'abito!
Fu Odin il primo a parlare.
"Piccola mia," le disse "dobbiamo raccontarti una storia, la tua storia!"
Smemorina deglutì il groppo che, stranamente, le si era formato nella gola. Odin continuò "Devi sapere innanzitutto che io e Frigg ti amiamo più di ogni altra cosa al mondo e tutto ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per te! Abbiamo cercato di crescerti come se fossi nostra figlia, ma, in realtà, sei nostra nipote, la figlia di nostro figlio!"
Il groppo che Smemorina aveva rimandato giù tanto faticosamente tornò più forte di prima e una piccola lacrima le corse sul viso mentre lei cercava disperatamente di respirare!
"Non piangere piccola e ascolta!" Cercò di consolarla Frigg.
Odin andò avanti seppur con il cuore a pezzi "La tua mamma è morta dandoti alla luce, non siamo riusciti a fare nulla per lei, anche se avremmo voluto tanto!"
Anche Thor era evidentemente turbato! Ma Odin aveva altro da dire "Prima di lasciarci riuscì a vederti per qualche minuto, ti cullò tra le braccia stanche e ci fece promettere di prenderci cura di te! Ci chiese anche un'altra cosa ... " la frase di Odin rimase sospesa nell'aria per qualche secondo mentre il suo sguardo si spostava su Thor " ... ci chiese di tenerti lontana da tuo padre finché lui non si fosse rasserenato! Conoscendolo aveva una gran paura di ciò che sarebbe potuto ... succedere!"
Thor si prese la testa tra le mani e pianse in silenzio, mentre lo sguardo di Smemorina si spostava da lui a Odin a Frigg.
La ragazza continuava a non capire, o forse non voleva! Quelle informazioni tutte insieme l'avevano confusa come mai le era capitato.
"Vedi tesoro," ora Odin guardava di nuovo lei "tuo padre è un brav'uomo, ma la perdita della sua amata, tua madre, l'aveva distrutto dentro! L'aveva reso pazzo di dolore e di rabbia e queste emozioni incontenibili lo hanno fatto agire in modo impulsivo! Lui se ne andò e non volle sapere se fossi sopravvissuta, era troppo per lui rivedere Ivandra in sua figlia, cioè in te!"
Smemorina restava in silenzio e questo fece preoccupare Odin e Frigg, per lei era impossibile non fare domande, eppure, questa volta, la ragazza restava in silenzio!
Guardò Thor con una luce strana negli occhi, un misto di delusione, tristezza e disprezzo! Si alzò senza proferire parola e si allontanò facendo un inequivocabile gesto con le mani che diceva "Non seguitemi!"
Era la prima volta che Smemorina reagiva così, ma aveva bisogno di riflettere, di capire. La tempesta che aveva imperversato pochi minuti prima all'esterno adesso era nella sua mente ed aveva raggiunto una forza devastante inaudita. Mentre si allontanava da coloro che le avevano mentito per tutta la vita, cercava di afferrare un pensiero, anche solo uno, ma il turbinio delle più svariate emozioni non le permetteva di concentrarsi. Amava ancora i suoi genitori, che non erano i suoi "veri" genitori e sapeva che loro amavano lei, ma in realtà erano i suoi ... nonni!!! Quell'uomo, si rese conto di non conoscere neanche il suo nome, furioso e violento era suo "padre", ma non l'aveva voluta!!!! Cercò di immaginare il volto di sua "madre", Ivandra, una donna morta a causa ... sua!!!! Capiva perché l'uomo biondo la odiasse tanto! "Forse," Smemorina pensò, "sarebbe stato meglio se fossi morta anche io!!!!"
Senza rendersene conto, Smemorina aveva raggiunto il limite di Nuvolandia, si fermò e guardò giù. La vista dell'oceano sotto di lei la tranquillizzò, ma allo stesso tempo le fece venire voglia di tuffarsi e lasciarsi tutto il dolore e la confusione alle spalle. Quando percepì una presenza ed un profondo respiro accanto all'orecchio. Con la coda dell'occhio vide Pegaso che la osservava con i suoi occhioni umidi che sembravano volerle dire qualcosa di importante! Lo accarezzò sul muso e senza dire nulla gli strinse il collo e scoppiò a piangere nascondendo il viso sulla spalla del Cavallo Alato, ormai l'unico amico fidato che le era rimasto!
... continua ...