mercoledì 30 gennaio 2013

Storia di una Principessa e di un Pirata! Capitolo VI.

Capitolo VI - La verità è davvero liberatoria?!

Il cielo era tornato sereno, nell'aria aleggiava ancora il profumo della pioggia mentre Smemorina e Thor erano ancora inzuppati. Decisero così di fare una passeggiata per asciugarsi al sole! Non avevano né tempo né voglia di cambiarsi d'abito.
Tutti e quattro si diressero verso il giardino, Smemorina si sedette sulle nuvole del pavimento mentre i tre "adulti" optarono per alcune sdraio che i valletti avevano portato! 
Nell'aria aleggiava l'aspettativa, la curiosità, ma anche tanta paura e Smemorina riusciva a percepirla come l'acqua piovana che le inzuppava l'abito!
Fu Odin il primo a parlare. 
"Piccola mia," le disse "dobbiamo raccontarti una storia, la tua storia!"
Smemorina deglutì il groppo che, stranamente, le si era formato nella gola. Odin continuò "Devi sapere innanzitutto che io e Frigg ti amiamo più di ogni altra cosa al mondo e tutto ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per te! Abbiamo cercato di crescerti come se fossi nostra figlia, ma, in realtà, sei nostra nipote, la figlia di nostro figlio!" 
Il groppo che Smemorina aveva rimandato giù tanto faticosamente tornò più forte di prima e una piccola lacrima le corse sul viso mentre lei cercava disperatamente di respirare! 
"Non piangere piccola e ascolta!" Cercò di consolarla Frigg.
Odin andò avanti seppur con il cuore a pezzi "La tua mamma è morta dandoti alla luce, non siamo riusciti a fare nulla per lei, anche se avremmo voluto tanto!" 
Anche Thor era evidentemente turbato! Ma Odin aveva altro da dire "Prima di lasciarci riuscì a vederti per qualche minuto, ti cullò tra le braccia stanche e ci fece promettere di prenderci cura di te! Ci chiese anche un'altra cosa ... " la frase di Odin rimase sospesa nell'aria per qualche secondo mentre il suo sguardo si spostava su Thor " ... ci chiese di tenerti lontana da tuo padre finché lui non si fosse rasserenato! Conoscendolo aveva una gran paura di ciò che sarebbe potuto ... succedere!"
Thor si prese la testa tra le mani e pianse in silenzio, mentre lo sguardo di Smemorina si spostava da lui a Odin a Frigg.
La ragazza continuava a non capire, o forse non voleva! Quelle informazioni tutte insieme l'avevano confusa come mai le era capitato.
"Vedi tesoro," ora Odin guardava di nuovo lei "tuo padre è un brav'uomo, ma la perdita della sua amata, tua madre, l'aveva distrutto dentro! L'aveva reso pazzo di dolore e di rabbia e queste emozioni incontenibili lo hanno fatto agire in modo impulsivo! Lui se ne andò e non volle sapere se fossi sopravvissuta, era troppo per lui rivedere Ivandra in sua figlia, cioè in te!" 
Smemorina restava in silenzio e questo fece preoccupare Odin e Frigg, per lei era impossibile non fare domande, eppure, questa volta, la ragazza restava in silenzio! 
Guardò Thor con una luce strana negli occhi, un misto di delusione, tristezza e disprezzo! Si alzò senza proferire parola e si allontanò facendo un inequivocabile gesto con le mani che diceva "Non seguitemi!"
Era la prima volta che Smemorina reagiva così, ma aveva bisogno di riflettere, di capire. La tempesta che aveva imperversato pochi minuti prima all'esterno adesso era nella sua mente ed aveva raggiunto una forza devastante inaudita. Mentre si allontanava da coloro che le avevano mentito per tutta la vita, cercava di afferrare un pensiero, anche solo uno, ma il turbinio delle più svariate emozioni non le permetteva di concentrarsi. Amava ancora i suoi genitori, che non erano i suoi "veri" genitori e sapeva che loro amavano lei, ma in realtà erano i suoi ... nonni!!! Quell'uomo, si rese conto di non conoscere neanche il suo nome, furioso e violento era suo "padre", ma non l'aveva voluta!!!! Cercò di immaginare il volto di sua "madre", Ivandra, una donna morta a causa ... sua!!!! Capiva perché l'uomo biondo la odiasse tanto! "Forse," Smemorina pensò, "sarebbe stato meglio se fossi morta anche io!!!!"
Senza rendersene conto, Smemorina aveva raggiunto il limite di Nuvolandia, si fermò e guardò giù. La vista dell'oceano sotto di lei la tranquillizzò, ma allo stesso tempo le fece venire voglia di tuffarsi e lasciarsi tutto il dolore e la confusione alle spalle. Quando percepì una presenza ed un profondo respiro accanto all'orecchio. Con la coda dell'occhio vide Pegaso che la osservava con i suoi occhioni umidi che sembravano volerle dire qualcosa di importante! Lo accarezzò sul muso e senza dire nulla gli strinse il collo e scoppiò a piangere nascondendo il viso sulla spalla del Cavallo Alato, ormai l'unico amico fidato che le era rimasto!

... continua ...
  

venerdì 25 gennaio 2013

Storia di una Principessa e di un Pirata! Capitolo V.

Capitolo V - Scontri e Incontri!

L'inferno infuriava fuori e dentro la testa di Smemorina! Dopo aver ascoltato la conversazione e appena il primo tuono era esploso, la povera ragazza si era rifugiata nella sua camera alla ricerca di un posticino dove nascondersi! Si era raggomitolata in un angolo e, abbracciandosi le ginocchia, vi aveva poggiato il viso stravolto dalla paura! 
Non aveva capito e cercava in tutti i modi di dare un significato alle parole che aveva sentito! Ma più si sforzava, più i ragionamenti si facevano confusi e più si sentiva persa e disperata! 
La tempesta che infuriava all'esterno era qualcosa che non aveva mai visto se non dall'alto e dalla sicurezza del suo paese sulle nuvole.
Adesso capiva benissimo come potevano sentirsi gli uomini sotto di lei e, forse, la sua idea di viaggiare per la Terra non era più così attraente! Proprio in quel momento le si spezzò il cuore pensando alla gente che stava subendo quello sfogo rabbioso causato ... da lei! Quel pensiero le tolse il respiro e le lacrime cominciarono a sgorgare copiose sul suo viso!
Improvvisamente decise che tutto quello doveva finire! Subito! 
Si alzò, si passò le mani sull'abito e, cercando di darsi un contegno, si asciugò le lacrime, si deterse il viso e si diresse verso la sala dove tutto era cominciato!
Il percorso le sembrò infinito! I lampi le illuminavano il cammino a tratti, ma il resto del corridoio era oscuro come il più orribile degli antri! In qualche momento le venne meno il coraggio in quell'atmosfera inquietante, ma andò avanti! Arrivata alla porta della sala si rese conto che le tremavano le mani, girò la maniglia timidamente ed entrò! La madre era seduta e si teneva il viso tra le mani mentre il marito cercava di farle forza. Non si accorsero di Smemorina!
La ragazza deglutì per mandar giù il groppo che le aveva bloccato la gola e si diresse a piccoli ed insicuri passi verso il balcone.
La mole di quell'uomo era impressionante, il capelli biondi sulle spalle erano inzuppati e la potenza del vento non sembrava sfiorarlo, lui stava lì, immobile e inamovibile come un'enorme statua di marmo.
Con quel frastuono Smemorina non avrebbe potuto farsi sentire, così cercò dentro di sé la forza di urlare,   ma trovò solo la disperazione dell'impotenza!
Prese un respiro profondo e, con tutto il fiato che aveva in gola, urlò "BASTA!"
Il tuono che stava per esplodere si spense a metà, come se qualcuno avesse staccato l'interruttore!
L'uomo si girò lentamente verso di lei! Il suo viso imperturbabile si tinse di stupore per qualche secondo mentre le nuvole, lentamente, si dissipavano e tornava la luce del sole!
Solo in quel momento Smemorina si rese conto di essere fradicia di pioggia!
"Tu sei decisamente la mia discendente diretta!" disse Thor con tono fermo e deciso.
"Non ... capisco ..." disse Smemorina un po' meno impaurita dallo sconosciuto.
"Abbiamo tanto da dirci, tutti quanti noi!" rispose l'uomo guardando alle spalle della ragazza.
Smemorina si girò e vide che i suoi genitori si erano avvicinati alla porta del balcone!
Odin, con aria solenne, annuì!

... continua ...


giovedì 10 gennaio 2013

Storia di una Principessa e di un Pirata! Capitolo IV.

Capitolo IV - Tuoni, lampi, fulmini e saette.

Il cielo era cupo ed i nuvoloni neri sembravano voler inghiottire il mondo intero. Il marinaio alla vedetta sull'albero maestro vide chiaramente un lampo di luce illuminare l'orizzonte e scaricare la sua potenza nell'acqua dell'oceano apparentemente placida.
"Tempestaaaaaaaaaaaaa ..." urlò guardando giù verso il suo Capitano.
L'uomo, che stava già a prua, aveva notato i nuvoloni neri sempre più vicini al suo enorme galeone e, sentito l'avvertimento, annuì e si girò verso la ciurma urlando tutti gli ordini necessari per prepararsi alla tempesta in arrivo. 
I marinai correvano ed eseguivano tali ordini senza sosta, sapendo cosa li aspettava e, proprio in quel momento, le gocce di pioggia cominciarono ad investirli prima piano e poi con forza. Finché anche il vento cominciò a soffiare tanto forte da sballottare loro e tutti gli ostacoli che incontrava sulla sua strada, il mare si gonfiò creando enormi cavalloni che il galeone con i suoi passeggeri cercavano disperatamente di cavalcare senza ribaltarsi!

Due ore prima a Nuvolandia!

"Padre, madre è un piacere rivedervi!" Thor abbracciò i genitori con affetto sincero. Ma poiché era un uomo di pochi preamboli, subito prima di sedersi all'enorme tavolo nella sala delle riunioni, chiese "Cosa succede? Perché tanta urgenza?"
Frigg e Odin si sedettero sospirando "Figlio, non avremmo mai voluto arrivare a questo punto, ma non abbiamo potuto evitarlo purtroppo! C'è qualcosa che io e tua madre dobbiamo dirti!"
Thor aveva percepito un certo nervosismo nei genitori e, a quel punto, anche lui cominciava a preoccuparsi.
"Ditemi!"
"Dobbiamo parlarti di Ivandra!"
A quel nome Thor trasalì! Ivandra era stata l'amore della sua vita e lo era ancora! Ricordava perfettamente il momento in cui l'aveva vista la prima volta, le prime parole che avevano scambiato, gli incontri al chiaro di luna, il giorno del matrimonio e quello nel quale lei gli aveva confessato di aspettare suo figlio! Provava ancora lo straziante dolore del giorno in cui il medico di corte gli comunicò che, madre e figlio, non sarebbero sopravvissuti al parto, troppo difficile! In quel momento gli tornarono in mente le sue parole "Non voglio vedere questo bambino se sarà la causa della morte della mia Ivandra! Non lo voglio, non è mio figlio! Se dovesse sopravvivere lo ucciderò con le mie mani!" 
Ricordò di come era andato via senza aspettare e senza guardarsi indietro ed il dubbio, che si era insinuato in un angolo remoto della sua testa proprio in quel momento, gli provocò una fitta allo stomaco ed una forte nausea.
Non ebbe il tempo di rispondere che la porta della sala si aprì ed una voce di fanciulla disse "Scusate, non sapevo ci fosse un ospite!"
Thor si girò per vedere il viso che apparteneva a quella voce ed il suo dubbio si dileguò lasciando al suo posto un'atroce certezza. Quella ragazza in abito bianco, con i capelli lunghi corvini e gli occhi di un blu cielo estivo era la copia vivente della sua Ivandra.
Smemorina si avvicinò al tavolo percependo che c'era qualcosa di strano in quella scena! Quell'uomo alto e possente, la guardava in modo davvero strano, tra lo stupore e la sorpresa. Smemorina percepì il dolore emanato da tutto il suo corpo e fece un passo indietro!
"Tesoro, vai in camera tua!" le disse Frigg "Più tardi ti chiameremo per la cena, nella speranza che il nostro ospite vorrà restare a farci compagnia!"
La ragazza uscì quasi correndo, ma decise di restare ed origliare! Quello sconosciuto ed il fatto che non era neanche stata presentata avevano acceso la sua curiosità!
Thor era rimasto immobile a guardare la porta ormai chiusa dietro la quale la fanciulla era sparita. Poi lentamente si girò verso i suoi genitori e disse "Non è possibile!"
Odin annuì "Lo è eccome! Quando quella creatura è venuta al mondo tu eri già lontano ed in preda alla furia! Hai quasi distrutto l'intera galassia! Appena l'abbiamo avuta tra le mani, l'unica cosa a cui siamo riusciti a pensare è stata di proteggerla!"
"Non volevamo ingannarti, figlio!" continuò Frigg "Ma, in quel momento, era l'unica scelta possibile!"
"E dopo tutti questi anni, perché??!! Perché??!!"
La furia di Thor era immensa, riusciva a malapena a trattenersi dal far esplodere l'intero palazzo, ed in quel momento il cielo si oscurò ed un lampo squarciò il cielo che, fino a pochi attimi prima, era limpido e soleggiato!
"Perché non sappiamo come trattenerla, figlio! Vuole andare sulla Terra e noi non sappiamo come fare a proteggerla da se stessa! Tu sei l'unico che può aiutarci, tu solo sai come andarci mantenendo il nostro aspetto! Abbiamo bisogno di te ... lei ha bisogno di te!" disse Odin con fermezza!
"Dopo tutti questi anni di silenzio! I segreti e gli inganni! No, voi non avete il diritto di chiederlo, non ce l'avete!" urlò Thor dirigendosi verso il balcone! 
Una volta fuori prese un sospiro ed il suo urlo di dolore aveva il rumore di tuoni, lampi, fulmini e saette!

 ... continua ...