venerdì 14 dicembre 2012

Storia di una Principessa e di un Pirata! Capitolo III.

CAPITOLO III - Segreti.

I giorni a Nuvolandia passavano tranquilli da quando Smemorina aveva stretto il patto con il padre. 
Lei obbediva alle richieste dei genitori senza domande e recriminazioni e la madre la teneva molto impegnata con lezioni di danza, tiro con l'arco, cucina, cucito e Storia della Terra. La sera, sempre più spesso, Smemorina andava a letto così stanca da addormentarsi subito, a volte però restava distesa ore a guardare il soffitto candido della sua camera, pensando alla Terra e alle guerre che giorno per giorno lo storico di Corte le leggeva! 
Era mai possibile che gli esseri umani fossero un popolo così aggressivo e violento? Nessuno riusciva a mettersi in salvo quando uno o l'altro esercito decideva di cominciare un conflitto! Eppure Smemorina non voleva cedere. Aveva capito che quegli studi le erano stati imposti per persuaderla a non andare, ma lei continuava a desiderare di poter fare la differenza. 
Una Terra tanto colorata non poteva essere abitata da persone tanto insensibili e doveva essere salvata a qualunque costo!
Nel frattempo Odin cercava una soluzione per sciogliere o quantomeno riuscire a non far fede al patto che aveva fatto con la figlia.
Una sera mentre sorseggiava il suo nettare in compagnia dell'adorata moglie, le chiese "Frigg, che ne pensi se richiamassi Thor?!"
La Regina alzò gli occhi dal suo ricamo "E per quale ragione, marito?!"
"Mago Verloc crede che lui possa conoscere un modo per scendere sulla Terra senza dover rinascere umani ... nelle nostre sembianze originarie!" le disse facendo ondeggiare il liquido ambrato nel bicchiere.
"Non so, marito! In questo caso dovremmo dire a Smemorina la verità sulla sua vera natura!"
"Credi?!" le chiese Odin inarcando il sopracciglio.
"Ah ah," annuì Frigg "E dovremmo dirla anche a Thor! Sei sicuro di volerlo fare?!"
"Perché lo pensi?" chiese ancora Odin alzandosi e cominciando a passeggiare nervosamente avanti e indietro nella camera.
"Perché Thor capirà la verità non appena avrà messo gli occhi su Smemorina! Ciò significa che è meglio se gliela diciamo prima noi!" rispose Frigg riprendendo a ricamare.
"A te non è mai piaciuta questa storia, vero moglie?!" chiese Odin sedendosi accanto a lei.
La Regina mise da parte il suo ricamo e prese tra le sue le grandi mani del marito.
"Se mi stai chiedendo se non mi piace mentire ai miei figli, la risposta è decisamente si! Ma non mi sono mai pentita, neanche per un minuto, della scelta che abbiamo fatto! Allora era l'unica scelta possibile! Adesso però le cose sono cambiate, un'altra decisione va presa e anche in fretta! Il tempo non è dalla nostra parte e Smemorina non ha vacillato neanche per un minuto sulla sua di scelta! Sapevamo che, prima o poi, in un modo o nell'altro, questo momento sarebbe arrivato!"
Odin annuì "Come sempre, donna, hai ragione tu! E sia, andrò io stesso a cercare Thor e gli spiegherò tutto! Spero che vorrà essere comprensivo con me e che riuscirà a perdonarmi!"
"Con noi!" aggiunse Frigg "Non intendo lasciarti andare da solo, marito. L'abbiamo fatto insieme ed insieme lo disfaremo!" sorrise.
Odin la accarezzò sul viso e la baciò.

... continua ...


  

lunedì 10 dicembre 2012

Storia di una Principessa e di un Pirata! Capitolo II

CAPITOLO II - Il Patto.


"Smemorinaaaa ... " 
"Smemorinaaaa ... "
Per tutto il Reame riecheggiavano le voci di cortigiani, paesani e nobili alla ricerca della Principessa Smemorina. 
Come ogni mattina la sua cameriera Giullarin era andata a svegliarla, ma il letto era vuoto e la Principessa sparita. Prima di dare l'allarme la povera Giullarin l'aveva cercata in lungo e in largo per tutto il palazzo, fino ad arrivare alle scuderie. Non avendola trovata e con il cuore in gola aveva avvertito il Re e la Regina e le ricerche generali erano iniziate. I reali genitori vissero quelle ore con il terrore che la loro grande paura fosse diventata realtà. 
Smemorina sembrava non essere da nessuna parte, così, come ultimo tentativo il Re in persona scese nelle scuderie a cercare Pegaso. Quando lo trovò gli disse : "Trova la mia adorata bambina, anche a costo di scendere sulla Terra! Te ne prego!"
Il fedele Pegaso annuì e spiccò il volo, ma prima di planare al di sotto delle nuvole volle dare un'occhiata ai limiti di Nuvolandia. Il Regno era grande e le ali facevano male, ma Pegaso non si arrese e volò in cerchi concentrici finché non la vide. 
Smemorina si era addormentata sul ciglio di una cascata di nuvole all'ombra di una nuvoletta! Pegaso planò e con il muso la scosse delicatamente fino a farla svegliare.
"No, ancora cinque minuti, Giullarin!" disse Smemorina ancora in preda al sonno. 
Pegaso la scosse ancora, questa volta con più fermezza, lei aprì gli occhi, sbadigliò e si stiracchiò. Poi, come in preda all'improvvisa consapevolezza di non essere nel suo letto, saltò in piedi e quasi gridò :
"Oh Oh Oh miei Dei!"
Smemorina cominciò a correre verso casa mentre Pegaso scuoteva la testa con disappunto!
Una volta arrivata al Castello la accolsero le urla di gioia mista a rimprovero degli abitanti di Nuvolandia che tanto l'avevano cercata, mentre all'ingresso la aspettavano una mamma in lacrime ed un papà pallido come un cencio.
Smemorina si sentì morire! Solo in quel momento aveva capito quanto aveva fatto preoccupare tutti.
"Ma dov'eri?!" le chiese il padre con un tono tra il rimprovero e il sollievo.
"Oh padre mio, oh madre mia perdonatemi! Ero andata ... ahem ... ero ... " ma Smemorina non riusciva proprio a dire la verità, sebbene non volesse neanche dire una bugia.
"Ai limiti del reame?!" chiese la madre.
Smemorina annuì sapendo che, dopo la sua ammissione, sarebbe seguita una predica lunghissima sui pericoli che aveva corso e sul fatto che, una volta caduta sulla Terra, non sarebbe più potuta tornare a casa!
Ma questa volta il padre sospirò semplicemente ed abbassò la testa. Dopo qualche minuto di silenzio le disse  : "Vedo che le nostre prediche ed i nostri consigli non fanno presa sulla tua natura curiosa! Così sia allora, se vorrai scendere sulla Terra potrai farlo, ma solo fra un anno a partire da oggi! A patto che nell'arco di quest'anno tu prometta di non avvicinarti MAI PIU' al limite di Nuvolandia!"
Il cuore di Smemorina batteva forte, il fiato corto per l'emozione. Alzò la testa, gli occhi lucidi di gioia. "Davvero??!!" chiese.
Il padre annuì tristemente e lei volò tra le sue braccia, ignara di quanto questa decisione aveva straziato il cuore del suo vecchio.
"Lo prometto padre, lo prometto!" sussurrò la Principessa.
"Adesso vai a fare colazione Smemorina e ricordati, abbiamo un patto!"
"Si padre, grazie, grazie, grazie!" così dicendo Smemorina si diresse verso la cucina. 
Il suo appetito era apparso improvvisamente.
"Odin, davvero pensi di tener fede al patto?" chiese la Regina non appena Smemorina fu uscita dalla sala.
L'uomo si girò con calma verso la moglie e sorrise "Niente affatto Frigg, ma avrò un anno di tempo per capire cosa fare con quella piccola peste e, nel frattempo, non dovrò preoccuparmi che cada fin laggiù senza preavviso!" 
Odin abbracciò la moglie teneramente che sospirò di sollievo!

... continua ...

domenica 9 dicembre 2012

Storia di una Principessa e di un Pirata!

DEDICATO A GIUSEPPE, UN BAMBINO MOLTO SPECIALE

CAPITOLO I - Nuvolandia. 
C'era una volta, e forse ancora c'è, un reame un po' speciale. Si, perché si trovava sopra la terra, letteralmente.
Era chiamato "Nuvolandia" e si trovava sulle nuvole. Tutto era bianco e blu e sempre illuminato dal sole  o dalle stelle ed era in continuo movimento. Quando gli abitanti di Nuvolandia guardavano verso il basso potevano scorgere scorci della Terra con il loro tanti colori : il verde, il marrone, l'arancio. A volte uno di loro si sporgeva troppo per la curiosità e cadeva. Ed in quel momento un bambino nasceva sulla Terra.
La vita scorreva tranquilla in quella landa morbida, la vita era semplice e ogni volta che scoppiava un temporale sulla Terra, sopra le Nuvole si festeggiava e si danzava. Più loro facevano baccano, più forte tempestava sulla Terra.
In questo reame viveva la Principessa Smemorina, unica figlia del Re e della Regina. 
Smemorina era una figlia buona, senza troppe pretese, amava sognare ed andarsene in giro per il reame in compagnia del suo compagno di avventure, Pegaso, un cavallo alato che, dietro richiesta dei Reali genitori, le impediva di sporgersi troppo. 
Il Re e la Regina non volevano perdere la loro unica figlia e, soprattutto, non volevano cedere quell'anima tanto bella ed ingenua ad un posto pieno di pericoli come la Terra. 
Ogni tanto Smemorina incontrava altri abitanti di Nuvolandia e con loro intavolava discussioni lunghissime sui più svariati argomenti. Spesso li guardava lavorare nei campi di cotone e acqua piovana e faceva tante domande sulle colture e sulle lavorazioni che ne seguivano. Era da sempre molto curiosa e di notte, mentre il Regno dormiva, scappava dalla finestra e correva fino al limite di Nuvolandia per guardare indisturbata la Terra sotto di lei! 
L'immensità di quella Terra piena di colori era l'esatto opposto di Nuvolandia! Sotto di lei sfrecciavano immense pianure verdi, boschi e foreste, reami pieni di case di mille colori diversi, piccoli esseri che si affannavano e correvano a destra e a manca, pozze d'acqua infinite chiamate Oceani e lunghi corsi cristallini a volte regolari e tranquilli, altre volte ricchi di rapide e cascate. 
Un'infinità di "cose" che su Nuvolandia potevano solo essere sognate ed immaginate.
E Smemorina proprio questo faceva : sognava! Immaginava di vivere là sotto, di lavorare e di trovare l'Amore. Così come i suoi genitori, che si amavano tanto, lei desiderava creare per se stessa qualcosa di simile, ma che fosse tutto suo e sulla Terra.
Nuvolandia cominciava a starle stretta e l'unico motivo che la tratteneva dal buttarsi e "vivere" era la consapevolezza che i suoi genitori ne sarebbero rimasti devastati.
Un bel giorno però ...

... continua ...